Onorevoli Colleghi! - La legge 30 maggio 1989, n. 225, concernente il trasferimento della «Cinta magistrale», cioè della cinta muraria della città di Verona, dal demanio dello Stato al comune di Verona, non ha chiarito esplicitamente che tale trasferimento doveva avvenire a titolo completamente gratuito, anche se dai lavori preparatori di tale legge si evince che l'intento del legislatore era quello di non addossare oneri per il trasferimento a carico del comune di Verona. Il comune si è assunto invece la pesante spesa per il restauro della cinta muraria e per tale finalità è stato anche autorizzato dall'articolo 6 della legge citata a contrarre prestiti presso la Cassa depositi e prestiti.
Questo mancato chiarimento della assoluta gratuità del trasferimento ha impedito al comune di Verona di compiere quell'opera di conservazione e restauro della «Cinta magistrale» necessaria a preservarla dal degrado cui purtroppo è soggetta.
D'altra parte, questa cinta muraria di grandissimo pregio artistico e architettonico costituisce la cornice ideale che racchiude i complessi monumentali della città di Verona che attirano, non a caso, un numero crescente di visitatori e quindi di turisti italiani e stranieri.